BOSNIA ERZEGOVINA
Atmosfere d'Oriente a due passi da casa
Una natura sorprendente..
Un paese vicino, tra Oriente ed Europa
BOSNIA ERZEGOVINA
4 giorni
dal 25/09/2024 al 28/09/2024
€ 510,00
VAN 9 posti da PN, Portogruaro (UD/VE/TV Mestre su richiesta)

Una nazione al centro della storia europea e delle culture, delle religioni e dei conflitti. La Bosnia Erzegovina, terra di passaggio tra Croazia e Serbia, luogo dove Oriente e Occidente si incontrano, è un mix culturale e artistico difficilmente replicabile altrove. La guerra ha distrutto quasi tutto. Infrastrutture, opere e anche quella convinzione di far parte di una grande nazione jugoslava. Ma oggi tutto si sta ricostruendo. Passo dopo passo. E i turisti hanno ricominciato a tornare in questa terra. Le mete principali sono la capitale, Sarajevo, luogo dal fascino particolare e Medjugorje, dove milioni di pellegrini cristiani, ogni anno, fanno visita al santuario mariano. Il passato medievale resiste nella splendida cittadella di Jajce, così come non mancano le attrattive naturalistiche. La Bosnia Erzegovina vanta diverse montagne e le stazioni sciistiche sono attrezzate e visitate ogni anno di più.

 

 

PROGRAMMA di massima

1°gg POCITELJ, tra moschee e minareti. Il cuore turco della Bosnia Erzegovina. Il Monastero derviscio di BLAGAJ,

2°gg MOSTAR, Il ponte in pietra sulla Neretva a KONIJC, il lago di BORACKO

3°gg SARAJEVO. I borghi di Visoko e Zenica

4°gg Mulini e cascate sul lago di Pliva nei dintorni di JAJICE, BANJA LUKA (la seconda città della Bosnia)

 

 

LA QUOTA COMPRENDE: viaggio a/r con VAN 9 posti – sistemazione in B&B/Hotel o appartamenti in camere doppie con servizi privati – trattamento di pernottamento e prima colazione – assistenza di autista, accompagnatore e guida – assicurazioni di viaggio RC agenzia e medico h24. NON COMPRENDE: pasti – ingressi – quanto non menzionato alla voce ‘la quota comprende’.

NOTE: Supplemento singola € 90,00

ASSICURAZIONE ANNULLAMENTO VIAGGIO € 20,00

 

 

Bosnia: viaggio on the road tra i luoghi più belli

immagine della città vecchia di Mostar attraversata dal fiume

Cascate e laghi, montagne e villaggi persi nel tempo. Itinerario di viaggio alla scoperta delle cose da vedere in Bosnia ed Erzegovina, dalla natura alle città principali.

La Bosnia è ricca di splendidi paesaggi naturali ed è facile da raggiungere dall’Italia, ma è un Paese che ancora pochi decidono di visitare. Mostar, a pochi chilometri dalle spiagge croate, e Sarajevo sono i luoghi che la maggior parte delle persone visita, senza considerare il resto del territorio.

Attraverseremo paesaggi di colline verdissime, splendidi laghi e cascate, villaggi da cui spuntano campanili e minareti, ascolteremo spesso il suono delle campane seguito dal canto del muezzin.

immagine di un lago tra le colline boscose

Lo Stato della Bosnia ed Erzegovina è composto da 2 entità: la Republika Srpska (Repubblica Serba) e la Federazione di Bosnia ed Erzegovina, divisa a sua volta in 10 cantoni. Queste 2 aree, che hanno una propria capitale amministrativa, una bandiera e un parlamento, sono state istituite al termine della guerra, nel 1995. È stata l’unica soluzione possibile per far convivere le persone appartenenti ai diversi gruppi etnico-culturali della Bosnia: serbicroati e bosniaci. Le differenze si esprimono anche attraverso le fedi religiose: cristianamusulmanaortodossa ed ebraica.

 

Cosa vedere in Bosnia ed Erzegovina

Banja Luka

La via centrale di Banja Lukacolorata di lanterne e racchiusa tra negozi e palazzi, è il luogo ideale per alternare una passeggiata a una sosta per un caffè. Non avremo difficoltà a trovare un posto in cui fermarci: sembra che in città ci siano più di 1.000 bar, per una popolazione di sole 200 mila persone.

immagine del via centrale di Banja Luka con le lanterne colorate tra i palazzi
La via centrale di Banja Luka con le lanterne colorate tra bar e negozi.

Banja Luka è la seconda città più grande del Paese, dopo Sarajevo, ed è la capitale della Republika Srpska. È attraversata dal fiume Vrbas, su cui dominano le mura del forte medievale a pochi passi dal centro. Gli altri edifici interessanti sono la bella Cattedrale di Cristo Salvatore, chiesa ortodossa ricostruita nel 1993 sui resti della vecchia chiesa della Santissima Trinità, e la Moschea Ferhadija, anche questa molto bella e ricostruita di recente.

immagine della cattedrale ortodossa con le cupole dorate
La cattedrale ortodossa di Banja Luka.
immagine della moschea con il minareto nel parco
La Moschea Ferhadija, ricostruita recentemente sui resti dell’originale.
immagine del forte

Jajce

Seguendo la valle del Vrbas verso sud, arriveremo a Jajce. Questo luogo è una meta turistica molto frequentata grazie alle sue cascate, la sua fortezza medievale e il suo centro storico ottomano.

immagine delle cascate
Le cascate a un passo dal centro di Jajce.

 

Le cascate, alte una ventina di metri, sono formate dall’incontro dei fiumi Vrbas e Pliva e si trovano proprio in centro città.

A pochi chilometri da Jajce che si trovano gli scenari più belli di questa zona: il lago Pliva e gli antichi mulini detti Mlinčići (molti risalgono all’epoca austro-ungarica) che venivano usati dai contadini per fare la farina. L’acqua color smeraldo e le colline che circondano il lago creano un panorama fiabesco.

immagine delle casette di legno sopra al fiume

I Mlinčići, gli antichi mulini sul lago Pliva.

 

Lago Pliva - Bosnia

 

Nei dintorni del lago Pliva sono possibili camminate, giri in bici o in kayak, il modo migliore per esplorare questa natura bellissima.

immagine della passerella di legno lungo il lago pliva

Sarajevo

Sarajevo è una città piccola, affascinante e viva. Capitale della Bosnia, è il luogo dove est e ovest si mescolano: con una breve passeggiata incontrerete una chiesa, una cattedrale ortodossa, un bazar e una moschea, una sinagoga. Sarajevo è una tappa imperdibile in un viaggio in Bosnia ed Erzegovina!

 

I segni del difficile passato della città sono ancora presenti sui muri dei palazzi. Lungo alcune strade vedrete le “Rose di Sarajevo”: sono i segni dei colpi di mortaio, riempiti di resina rossa per ricordare le vittime della guerra. Uno dei luoghi da visitare per capire la complicata situazione di Sarajevo in quel periodo è il Museo del Tunnel della guerra. Il tunnel fu scavato a mano sotto l’aeroporto e serviva per far fuggire gli abitanti della città sotto assedio, ma anche per rifornire di cibo e munizioni chi rimaneva a combattere.

immagine dell'ingresso del museo del tunnel della guerra
L’ingresso del Tunnel della guerra, nato sotto la casa della famiglia Kolar.

 

Sarajevo è circondata dalle Alpi Dinariche. Le montagne creano una bella cornice naturale e rendono ancora più affascinante questo luogo dai mille volti.

immagine del ponte sul fiume a sarajevo
Uno dei ponti che attraversano il fiume Miljacka.

 

La Baščaršija è la parte vecchia di Sarajevo. È il centro dalle costruzioni basse, in legno e in stile ottomano; è il luogo in cui passeggiare tra pasticcerie e negozietti tipici, fermarsi a bere un caffè bosniaco, rifocillarsi assaggiando la pita. È qui che vedrete la moschea ottomana di Gazi Husrev-bey con le sue belle cupole e il minareto, e avrete la sensazione di essere in un mondo lontano dall’Europa.

immagine della moschea nel vecchio centro di sarajevo
La moschea ottomana di Gazi Husrev-bey, nel cuore della Baščaršija.

 

La Ferhadija è la strada pedonabile che si collega alla Baščaršija, ma che ha un aspetto completamente diverso. Racchiusa tra gli alti palazzi dell’epoca austro-ungarica, è più europea ed elegante, con negozi e pub più moderni.

immagine di un tram e dietro una cupola ottomana e un palazzo in vetro
immagine di due tazzine di caffè bosniaco

 

Boračko jezero

Continuando verso sud si può visitare questo lago glaciale dall’acqua smeraldina, incastonato tra le montagne.

immagine del lago con alcune persone che nuotano

Il Boračko jezero è un luogo dove la natura è sovrana.

Mostar

Il luogo più animato di turisti di tutto il Paese: un gioiello. Siamo nell’Erzegovina meridionale e la città vecchia di Mostar si arrampica su pareti rocciose scavate dal bel fiume Neretva. Il piccolo centro è un dedalo di vicoli acciottolati e, passeggiando lungo la via principale fitta di ristoranti e bancarelle, si arriva alla moschea Koski Mehmed-Pasha; da qui è possibile salire sul minareto per avere una vista panoramica sulla città.

immagine della città vecchia di Mostar attraversata dal fiume

 

Il vero simbolo di Mostar è il ponte, chiamato Stari most (ponte vecchio). Distrutto durante la guerra, è stato poi ricostruito nel 2004 mantenendo la forma originale. Per vedere il ponte dal basso si può scendere fino al fiume. A volte c’è la possibilità di guardare i ragazzi che, in cambio di offerte, si tuffano dall’alto dei 20 metri del ponte.

immagine del ponte di mostar
Il ponte di Mostar, distrutto e poi ricostruito mantenendo la forma originale.

 

Blagaj

Usciti da Mostar si raggiunge un villaggio più piccolo e circondato dalla natura: Blagaj dove si trova un monastero molto particolare chiamato Blagaj tekija.

immagine di un monastero incastonato nella parete rocciosa della montagna sopra al fiume
La Tekija, incastonata nella roccia sulla sorgente del fiume Buna.

 

Si tratta di un monastero derviscio risalente al 1500 che, per alcuni secoli, fu meta di pellegrinaggi. Come altri edifici religiosi della Bosnia anche questo è stato ricostruito di recente, dopo la distruzione delle guerre. La particolarità di questo luogo è la posizione: incastonato nella montagna sulla sorgente del fiume Buna.

il monastero incastonato nella parete di roccia

 

Un altro luogo da visitare a Blagaj sono i resti della città vecchia tra le mura del forte.

Cascate di Kravice

A circa un’ora di auto da Blagaj, vicino al confine con la Croazia, le cascate di Kravice sono considerate uno dei luoghi da non perdere in un viaggio in Bosnia. Nelle calde giornate estive sembra essere il posto ideale in cui rinfrescarsi, tra tuffi e nuotate nelle pozze smeraldine del fiume Trebižat.

Počitelj

Počitelj è un antico villaggio tra le mura, arrampicato su una collina che guarda il fiume Buna. Tra belle costruzioni in pietra, le cupole in stile ottomano e i vicoletti acciottolati un luogo molto caratteristico e interessante da vedere nell’Erzegovina meridionale.

A tavola

Come nel resto della zona, la cucina bosniaca è molto simile a quella degli altri Paesi balcanici. Ovvero: ricca di influenze di tipo orientale, con qualche spruzzata di tradizione ottomana. Insomma, c’è un po’ di tutto. Molto facile da trovare è il kebab  e il bosanski lonac, piatto simile a uno stufato nel quale la carne di montone è mescolata a cavolo e paprica. Oppure il burek, una torta composta da strati di formaggio e carne; e la pida, una specie di piadina ripiena di carne trita. C’è poi tutto un capitolo sulle minestre. Come la trahana (con la pasta fatta a mano in casa); la pasulj corba (con fagioli, in alcuni casi anche con salumi); la kupus corba (minestra di cavolo dal sapore acido); la begova corba (con pollo, uova e verdure); il bosanski lonac (con diversi tipi di verdure e di carne, tranne il maiale, tagliati a pezzi di dimensione non piccola); la bamija (con una verdura tipica del luogo).

Prodotti tipici

Una delle peculiarità della zona è il formaggio: quello detto “del sacco”, con latte crudo di pecora o vacca, conservato appunto in un sacco di pelle di pecora affumicata, da cui prende il nome. Può pesare da 30 a 60 chili, a seconda delle dimensioni dell’ovino. In Bosnia si può trovare anche dell’ottima acquavite di prugna, la slivovica. Nell’artigianato, meritano gli oggetti in legno e rame o le camicie e le tovaglie ricamate con trame particolari.

Personaggi celebri

Lo scrittore bosniaco più noto è Ivo Andric (Travnik 9 ottobre 1892 – Belgrado, 13 marzo 1975), vincitore del premio Nobel e autore de Il ponte sulla Drina, primo libro di una trilogia di romanzi storici.

Da leggere

La tradizionale letteratura bosniaca, e serba in generale, è intrisa di racconti nazionalistici e patriottici. Non è però il caso di Predrag Matvejevi, autore di diversi saggi (Breviario mediterraneo, 2004) e opere di narrativa che in parte riflettono sull’improvvisa esplosione di un mondo che sembrava assestato nella sua pacifica convivenza. Riflette sull’attuale situazione della zona, con toni calmi e pacati, il poeta Izet Sarajli, autore di una trentina di raccolte, tra le quali spiccano Il libro degli addii e Diario di guerra di Sarajevo. Entrambi gli autori sono fondamentali per provare a entrare in una cultura che ha vissuto divisioni e sofferenze. E per capirne, anche, l’orgoglio e la tenacia.

Se vuoi unirti a noi per scoprire una destinazione di viaggio fuori dai sentieri battuti, la Bosnia ed Erzegovina è un’opzione eccellente: un paese con molto da vedere e da fare.

 

 
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