La Valpolicella con SAN GIORGIO DI VALPOLICELLA, il Giardino di POJEGA, la Pieve di SAN FLORIANO – Le valli strette veronesi: Val d’Illasi, e Val d’Alpone, SOAVE e la ‘Strada del Vino Soave’, ILLASI, MONTEFORTE D’ALPONE – La pianura veronese e il riso:Buttapietra, Isola della Scala, Casaleone, Gazzo Veronese
PROGRAMMA
05 MAGGIO 2023 - VALPOLICELLA PN/Portogruaro, La strada del vino di Valpolicella: SAN GIORGIO DI VALPOLICELLA, il Giardino di POJEGA, la Pieve di SAN FLORIANO 06 MAGGIO 2023 - Le valli strette veronesi: Val di Mezzane, Val d’Illasi, Val Tramigna e Val d’Alpone La strada del vino Soave e la val d'Ilalsi: SOAVE, ILLASI, MONTEFORTE D'ALPONE La pianura veronese e il riso Buttapietra, Isola della Scala, Casaleone, Gazzo Veronese QUOTA € 250,00 Supplemento singola € 30,00 COMPRENDE: viaggio con VAN 9 posti, sistemazione in B&B, hotel o appartamento, camere doppie con servizi privati - trattamento di pernottamento e prima colazione - assicurazioni RC agenzia. NON COMPRENDE: pasti, ingressi, quanto non menzionato alla voce 'la quota comprende'.
Valle d’Illasi
La Valle d’Ilasi è una delle perle della Pedemontana veronese, ricca di percorsi naturalistici e imponenti ville patrizie ed è particolarmente famosa per la coltivazione della vite e la produzione di vini di grande pregio. La leggenda narra che il Castello di Illasi, anticamente centro di una signoria vescovile, sia ancora oggi abitato da presenze fantasmagoriche. Che si tratti o meno di superstizioni, ciò non fa che aumentare tuttavia il fascino di questo maniero medievale, arroccato su un colle da cui è possibile godere di una vista spettacolare sul paese e le vigne sottostanti.
Strada del Vino di Soave È innegabile che una grossa fetta di turisti viene attirata a Soave dalla fama dei vini del territorio più che dalle attrazioni culturali. Sono il Soave DOC, il Soave Classico DOC, il Soave Superiore DOCG e il Recioto di Soave DOCG. Li potete gustare nelle enoteche del centro storico, ma se siete appassionati non perdete l’occasione di visitare le cantine in cui viene prodotto. Tra le più rinomate si possono citare Cantina di Soave, Rocca Sveva, Monte Tondo, Pieropan e Corte Adami. Potete facilmente trovare queste e altre cantine percorrendo la Strada del Vino di Soave, un percorso di circa 50 km creato da un’associazione che riunisce produttori di vino, enoteche, enti e associazioni, strutture alberghiere e altri soggetti locali interessati alla promozione del territorio. Seguendo le frecce marroni con il logo Strade del Vino vi ritroverete a percorrere un affascinante itinerario in auto che vi permette di ammirare un paesaggio dalla dolce bellezza e di visitare incantevoli paesini storici. Il percorso si snoda tra quattro incantevoli valli strette tra colline coltivate a viti: Val di Mezzane, Val d’Illasi, Val Tramigna e Val d’Alpone; sono 13 i comuni che si incontrano lungo il percorso. Il vino soave è naturalmente la star dell’itinerario, ma non mancano le occasioni di assaggiare altri prodotti tipici come il vino Valpolicella, la grappa di Recioto di Soave, l’olio dei colli veronesi, il crudo di Soave, la soppressa veronese e il formaggio Monte Veronese. Si può seguire l’intero itinerario o optare per una delle varianti più corte: l’itinerario “Tra i castelli”(31 km) o “10 capitelli” (10 km); esiste anche la possibilità di un percorso in territorio pianeggiante di circa 40 km che da Soave porta ad esplorare la bassa Val d’Alpone. Un’altra possibilità è di partecipare ad un tour guidato delle cantine di Soave con degustazioni: la presenza di una guida esperta vi farà apprezzare al meglio le qualità dei vini della zona. – https://www.veneto.info/verona/soave/
La Valpolicella
Il viaggio prosegue poi alla volta della Valpolicella, la zona collinare che precede l’inizio delle Prealpi Veronesi e che già dal nome ricorda la propria vocazione vinicola. Il significato latino del suo toponimo è, infatti, “valle dalle molte cantine” e testimonia come in questo territorio la coltivazione della vite abbia radici antichissime. Protetta dai forti venti del nord dai monti della Lessinia e riscaldata dall’influenza del vicino Lago di Garda, la Valpolicella gode inoltre di un piacevole clima mediterraneo, di cui rigogliosi ulive e cipressi sono testimonianza. Nella zona di Negrar, a 13 km da Verona, sono visibili poi i monumentali cunicoli delle cavi, da cui fino agli anni Cinquanta del secolo scorso si è estratto il pregiato marmo rosso di Verona.
Tra valli verdi, cascate, percorsi naturalistici e parchi divertimenti la Valpolicella è una terra di grande fascino e la meta ideale per rilassarsi e godersi la dolce vita di campagna. Non ci dimenticheremo di assaggiare di assaggiare uno dei più preziosi tesori di questi luoghi: il vino Amarone. La tradizione narra che circa 50 anni fa un enologo dimentica in cantina per errore una botte di Recioto, vino dolce ottenuto da uve appassite. La lunga permanenza del vino fece fermentare gli zuccheri in esso contenuti e li trasformò in alcol. Nacque così l’Amarone, un vino di grande struttura e alta gradazione alcolica, ritenuto unanimemente uno dei più interessanti vini italiani.
La Valpolicella si apre come un ventaglio alle spalle di Verona e presenta una grande varietà di paesaggi e microclimi. Le cose da vedere in Valpolicella sono molte, un weekend, infatti, non sarà sufficiente per visitare tutto: si spazia dalle testimonianze storico artistiche, con le numerosissime ville venete e abbazie, a quelle naturali, con grotte e cascate, finendo con i preziosi vini, di cui il più importante è senza dubbio l’Amarone.
SAN GIORGIO DI VALPOLICELLA
San Giorgio di Valpolicella è uno dei borghi più belli del Veneto e d’Italia. Quello che mi ha stupito è che è interamente costruito in pietra locale. Non perdetevi la visita all’antica Pieve con il suo chiostro. Attorno alla Pieve si snodano le strade in pietra e le corti che formano il borgo.
Un consiglio che posso dare è quello di visitare San Giorgio al tramonto. Al calar del sole l’atmosfera è davvero magica e si può ammirare la magia dei Colli Veneti, il lago di Garda con la penisola di Sirmione in lontananza!
VILLA MOSCONI BERTANI
Ci spostiamo a Negrar e facciamo tappa presso la bellissima residenza Villa Mosconi Bertani circondata da un grande bosco che si può esplorare con bellissime passeggiate.
All’interno, se riuscite ad entrare, molto bello il salone delle Muse, interamente affrescato.
GIARDINO DI POJEGA
Un gioiello barocco che si estende su un’area enorme, disposto su tre livelli: belli i templi e il teatro di verzura di ispirazione greca, così come i labirinti tra bosso e cipressi.
Per maggiori info: Giardino Pojega
VILLA DELLA TORRE
Un’altra villa veneta da visitare in Valpolicella è Villa della Torre a Fumane, palazzo del ‘500 con una pianta che ricorda le domus romane, nelle cui sale d’angolo vi sono 4 monumentali camini con bocca a forma di mostro.
PIEVE DI SAN FLORIANO
Sempre in zona, nei pressi di San Pietro in Cariano, merita una sosta la Pieve di San Floriano costruita nel 900 d.C. con un’imponente facciata in conci di tufo e una struttura tradizionale a tre navate.
PONTE DI VEJA
Ora ci spostiamo un po’ più in alto. Tra le bellezze naturali della Valpolicella abbiamo il Ponte di Veja, un enorme arco naturale di pietra, tra i pochi esistenti al mondo.
Lo potete visitare compiendo una comoda escursione trekking (leggete pure il mio post Escursione Ponte di Veja), oppure, arrivare direttamente in macchina.
GROTTA DI FUMANE
Qui è stato rinvenuto uno dei reperti di pittura preistorica più importanti d’Europa. Visitare il sito di Fumane è come fare un salto indietro nel tempo di quasi 90.000 anni. Si tratta infatti di uno dei più antichi e importanti ripari risalente addirittura al paleolitico, agli albori dell’umanità.
Per maggiori info: Grotta Fumane
MOLINA
Ci inoltriamo tra i monti dell’alta Valpolicella, ai confini con i Lessini, e visitiamo il piccolo borgo di Molina, davvero suggestivo con le sue case interamente in pietra e antichi mulini. Qui il tempo sembra essersi fermato.
Val Tramigna: la “valle dei ciliegi”, degli ulivi e del vino Soave
La Val Tramigna è un territorio dalla natura incontaminata, disseminato di piccoli borghi, pievi e castelli che si stagliano in cima alle colline. Non a caso tutta la vallata è collegata da sentieri adatti sia per passeggiate a piedi, sia in bici. Un territorio quindi dedito quasi esclusivamente all’agricoltura, come dimostrano le colline ricoperte di vigneti, e di secolari piante di ulivi. Infatti in tutto il territorio veronese questa vallata è seconda per quantità di olio prodotto.
Ma questa Valle non è caratterizzata solo dai terrazzamenti dei vigneti o dalle chiome argentee degli ulivi, ma anche dalle tantissime piante di ciliegi. Non a caso è chiamata anche la “valle dei ciliegi”. E lo spettacolo che offre ai visitatori in primavera – con le colline completamente ammantate di bianco – non ha niente da invidiare a quello della fioritura dei ciliegi in Giappone.
E se si parla di ciliegie in Val di Tramigna si parla della “Mora di Cazzano”. Questa gustosa ciliegia dal colore rosso brillante è infatti la varietà più pregiata della zona. E proprio in suo onore a Giugno le varie località della Strada del Vino Soave organizzano sagre con cui deliziano il palato dei visitatori. Questa strada è un percorso nato per valorizzare i diversi prodotti tipici della zona, dai famosi vini ai tanti salumi e formaggi senza trascurare il riso.