L’ABRUZZO, un museo a cielo aperto, fauna e flora in rapporti incredibili con la natura, i tanti parchi nazionali che proteggono questo splendido e fragile territorio, raccontato in storie di passaggi, transumanze e tratturi e un vissuto storico che fa capolino a quei racconti di re, regine, cavalieri e dame di corte. È anche la regione degli eremi, dei santuari e, fra le eredità più durature trasmesse dal quel mondo, dei castelli. Mura e torri merlate, ruderi e leggende che riportano alla luce un passato più che mai vivo! 

Tra L’AQUILA e la conca di AVEZZANO, un altopiano di rara bellezza, sormontato dal grandioso massiccio montuoso del SIRENTE-VELICO: è l’ALTOPIANO DELLE ROCCHE, un angolo di Paradiso tra 1200 e 1400 mt d’altezza, soprattutto in questo periodo di primavera con l’immensa estensione dei suoi prati fioriti.

E quasi come sentinelle, a dominare dall’alto: le ROCCHE.

Borghi medievali a strapiombo sull’altopiano, come ROCCA DI CAMBIO, il comune più alto dell’Appennino a 1434 metri slm, su un costone a dominare l’ampia Piana delle Rocche. ROCCA CALASCIO con un castello duecentesco considerato tra i più belli d’Europa e un panorama mozzafiato che si può godere dalla sua posizione dominante: una vista a 360° su un paesaggio rimasto intatto, di colline, di piccole rocche, borghi e montagne imperanti. Un borgo medievale formato da una parte alta più antica  set cinematografico di film come Lady Hawke, Il nome della rosa e Il viaggio della sposa. ROCCA DI MEZZO è il cuore dell’Abruzzo e di questo altopiano. L’esperienza unica di camminare attraverso i vicoli del Medioevo autentico di SANTO STEFANO DI SESSANIO, il borgo conosciuto nel mondo per la particolarità del suo centro antico, un luogo magico, senza tempo, fatto di silenzio, alta quota, lenticchie, un paesaggio incantato, interamente costruito in pietra calcarea bianca. Visitare PACENTRO è un incontro con saghe, leggende e tradizioni antichissime: un’esperienza e un privilegio la sosta, con un abitante del borgo, i profumi di pietanze antiche dai balconi lungo i vicoli che si mescolano con un’aria di montagna che anch’essa sà di storia, di transumanza, di fatica. CASTELVECCHIO CALVISIO, ROVERE altre due esperienze dei sensi: tutto è accompagnato da un’aria di Primavera, da prati fioriti, di una cucina, tanto antica, quanto semplice.

E’ un viaggio da andare liberi, da fermarsi e farsi catturare da un altro luogo, da una strada, un panorama imprevisto!

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