PAESAGGI
Da Migliara a Pellizza da Volpedo
19/01/2025
Più di 70 opere straordinarie, provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private, fanno luce sull’evoluzione della pittura di paesaggio tra Piemonte e Lombardia dagli anni Venti dell’Ottocento al primo decennio del Novecento. Un aspetto poco noto, ma peculiare per la storia dell’arte, di cui sono stati protagonisti alcuni dei più importanti artisti attivi in Italia e in Europa in quel periodo.
Dalla campagna all’alta montagna, dai laghi al mare fino ad arrivare ai paesaggi urbani del cuore di Milano, ai Navigli e al Carrobbio, METS Percorsi d’Arte porta al Castello di Novara un tema sempre molto amato e foriero di nuovi approfondimenti.
La mostra, a cura di Elisabetta Chiodini, è composta da nove sezioni:
Sezione I: La “Pittura di paese”: Dalla veduta al paesaggio
Sezione II: Il naturalismo romantico d’oltralpe e la sua influenza sul paesaggismo italiano
Sezione III: Incontri, amicizie e sodalizi artistici. Dallo studio ginevrino di Alexandre Calame a Rivara e Carcare
Sezione IV: Verso la pittura di impressione
Sezione V: Il trionfo del naturalismo lombardo e la diffusione del nuovo linguaggio
Sezione VI: Il naturalismo nel paesaggio urbano: tra i Navigli e il Carrobbio
Sezione VII: Tra vita en plein air e intimità familiare. Leonardo Bazzaro all’Alpino
Sezione VIII: Dalle Prealpi all’alta montagna
Sezione IX: Il paesaggio divisionista: dal vero al simbolo
La mostra fa parte di un percorso di celebrazione e approfondimento della figura di Pellizza avviato da METS Percorsi d’arte congiuntamente alla GAM di Milano.
Proprio a tale itinerario “Pellizziano” è dedicata l’ultima sala della mostra di Novara che ospiterà anche “La Clementina”, una delle tre opere “ritrovate” esposte da METS a Volpedo. Si tratta di un dipinto che non si vedeva dalla Biennale di Venezia del 1909 ed era conosciuto fino ad ora solo attraverso un’immagine in bianco e nero.