Provincia di Avellino
Mondi antichi
AVELLINO, NUSCO (il balcone dell’Irpinia), CASTELVETERE SUL CALORE (un terrazzo sul paesaggio irpino), BAGNOLI IRPINO (la 'gemma' dell'Irpinia), GESUALDO, TAURASI (la città del vino), lo splendido monastero del Santissimo SALVATORE al GOLETO, MONTEVERDE (la perla del l’Alta Irpinia), CALITRI (il paese delle meraviglie)
dal 08/09/2022 al 11/09/2022
PROGRAMMA sintetico
1°gg – IRPINIA: Santuario di Monte Vergine, AVELLINO
2°gg – NUSCO (il balcone dell’Irpinia), CASTELVETERE SUL CALORE (un terrazzo sul paesaggio irpino), BAGNOLI IRPINO (la ‘gemma’ dell’Irpinia)
3°gg – GESUALDO, TAURASI (la città del vino), Lo splendido monastero del Santissimo SALVATORE al GOLETO, MONTEVERDE (la perla del l’Alta Irpinia),
4°gg – CALITRI (il paese delle meraviglie). Rientro
QUOTA € 540,00 – Supplemento singola € 80,00
COMPRENDE: Viaggio a/r con VAN 9 posti, sistemazione in confortevole hotel, B&B/appartamento (camera doppia con servizi interni privati), mezza pensione (cena e colazione), assistenza di accompagnatore/guida Lira Viaggi, assicurazioni di viaggio medica e RC agenzia. NON COMPRENDE: pranzi, ingressi e quanto non specificato.
Supplemento assicurazione annullamento viaggio € 12,00
ISCRIZIONI entro il 10 agosto 2022
In IRPINIA, dentro l’Italia, dove non sappiamo di paesi incantati e ritmi lenti, foreste antiche, come antichi qui sono i saperi, le tradizioni, i mestieri. Un sud autentico e una storia millenaria in una terra da sempre transito tra il Mar Tirreno ed il Mar Adriatico. Hirpinia, terra dei lupi, è il nome dato dagli Osci. Questi furono i vecchi abitanti dell’Irpinia, un popolo di origine Sannita, chiamati Opici o Oschi dai Greci, in maniera dispregiativa, per sottolineare la loro estraneità alla civiltà greca e la loro ignoranza. Un paesaggio fatto di colline verdi che si susseguono all’orizzonte, il vento soffice tra i capelli, una linea blu che conduce il nostro sguardo fino al mare: questa è l’Irpinia, terra dove si vive bene ed in maniera genuina, dove gli artigiani fanno ancora il loro mestiere e i prodotti sono quelli della terra. Quello Irpino è un territorio in continua trasformazione martoriato da guerre ed eventi sismici, ma benedetto per la bellezza che la natura ha donato ai luoghi, cultura, architettura e paesaggi mozzafiato, nonché di buona cucina. Un sud autentico, verace, lontano dallo stereotipo turistico. Qui tutto ha natura forte che incolla gli occhi sul paesaggio e rallenta l’andare o, meglio, incuriosisce e invita a veri e propri fuori rotta. Qui, tutto è immutato. Assolutamente intatto. Ogni colpo d’occhio sui larghi tratturi ricorda uno dei più grandi capolavori di De Nittis: ‘La strada da Napoli a Brindisi’, inviato dall’impressionista pugliese al Salon di Parigi nel 1872. Un unicum paesaggistico protetto da un parco naturale regionale che si estende per oltre 62mila ettari con fittissimi boschi a perdita d’occhio. Capeggiata, qua e là, dalle cime dell’Accellica, del Terminio, del Polveracchio, del Cervialto e dei monti Mai e Pollaro, l’Irpinia è anche tutt’altro con vigneti, castagneti, borghi medievali, monumenti sui quali leggere millenni di storia. Un viaggio di emozioni, di umanità e di incontri.