dal 04/07/2024 al 07/07/2024
Un viaggio immersivo nel cuore dell’Italia, tra Roma e Rieti, la SABINA romana. Città e paesi si raccontano e si fanno guardare con le loro piazze, le loro chiese, i loro monumenti, incastonati tra le colline della Sabina e sui monti che solcano il territorio, dal Terminillo alla Laga. Un paesaggio scolpito anche dalla storia e dalle tradizioni, che fanno di questa terra un crocevia di popoli
PROGRAMMA di massima
1°gg ROCCHETTE e ROCCHETTINE, VACONE, MONTASOLA
2°gg POGGIO CATINO, POGGIO MIRTETO, ABBAZIA IMPERIALE DI FARFA, TOFFIA
3°gg MONTENERO SABINO, BELMONTE IN SABINA, POGGIO SAN LORENZO, TORRICELLA IN SABINA
4°gg CASPERIA e ROCCANTICA, COTTANELLO
Giorno uno:
Rocchette e Rocchettine sono due cittadelle fortificate, tra i più bei posti da visitare nel Lazio e sorgono una di fronte l’altra, in un luogo strategico dal quale era possibile controllare la strada che congiungeva la Valle del Tevere alla Piana di Rieti. Le due fortezze gemelle ebbero un destino diverso: mentre Rocchette ancora oggi è un luogo vitale e abitato, Rocchettine è diventato un borgo fantasma e da tempo è oramai abbandonato. Ma questo non significa che non sia un posto suggestivo e piacevole da esplorare, tutt’altro!
Se dovessimo descrivere con un aggettivo il borgo storico di Vacone, nel Lazio, di sicuro sceglieremmo “solitario”. Placidamente collocato a oltre 500 metri sul livello del mare, quando si arriva al paese, che oggi conta poco più di 250 abitanti, regna il silenzio e la tranquillità, accompagnate da una vista mozzafiato, tanto che appena superata la porta del paese vi troverete davanti alla cosiddetta “terrazza della Sabina”. Da questa balconata si gode di un panorama che sembra quasi non avere confini e che abbraccia la pianura laziale, il Soratte, i Monti Cimini e, nelle giornate dal cielo terso, anche la città di Roma.
Benvenuti a Montasola, la Città dei Lauri. Così accoglie i visitatori il cartello stradale che segnala l’arrivo a Montasola e ricorda le origini del paese sabino, un tempo chiamato Curtis de Lauri. Arroccato su un’isolata collina, il Monte Asola (ora Monte San Pietro), da cui deriva il suo nome, l’affascinante borgo di Montasola è circondato da folti boschi di alloro, particolarmente ricercati ai tempi dell’antica Roma, quando gli imperatori volevano proprio l’alloro di questi boschi per celebrare le loro vittorie. Il centro storico del borgo di Montasola è completamente pedonale e questo permette di passeggiare tra i suoi vicoli – che salgono in maniera concentrica fino alla rocca – in completa rilassatezza, godendosi gli scorci che di tanto in tanto si aprono tra una casa e un’altra.
Giorno due:
Poggio Catino, l’antica Podium de Catini, uno dei meravigliosi e invitanti borghi della Sabina deve molto della sua entità territoriale ai Longobardi, popolazione che vi si insediò a partire dalla fine del settimo secolo. Non a caso, oggigiorno, presso questa località della Sabina, si possono ammirare tanto la Torre Longobarda quanto i resti delle fortificazioni e del castello che vennero erette proprio dai Longobardi. Ma tutto il suo territorio è un vero e proprio scrigno contenente monumenti e luoghi di grande interesse.
In un paesaggio caratterizzato da ampie distese di oliveti, dai quali si estrae il celebre olio d’oliva sabino, si erge Poggio Mirteto ridente borgo in provincia di Rieti nel Lazio. Quello che fu un sito eretto nel duecento, oggi è un meraviglioso luogo di pace e di armonia a diretto contatto con la natura.
La storica la storica abbazia di Farfa, immersa in una tranquilla atmosfera carica di silenzi così difficili da raccontare… è uno stupendo e incantevole convento di Benedettini, che fu fondato nel lontano VI secolo. Uno dei particolari che colpisce immediatamente osservando questo edificio religioso, è la quantità di stili raffiguranti i diversi periodi storici legati alla sua realizzazione, aspetti che rendono questo monastero un vero gioiello di architettura. Da parte di papi e imperatori ricevette esenzioni, privilegi ed elargizioni, tutti fattori che portarono l’Abbazia di Farfa a diventare una vera potenza. Non per nulla, arrivò a controllare oltre trecento villaggi, ben sei città fortificate, centotrentadue tra piazzeforti e castelli, seicento tra monasteri e chiese.
Posizionata sopra uno sperone di roccia, Toffia offre un’immagine caratteristica, unica nella Sabina. Suggestive le posizioni della chiesa di Santa Maria Nova, collocata nel punto più alto del paese e delle case costruite a strapiombo sulla roccia. La leggenda narra che il blocco roccioso su cui si erge Toffia un tempo facesse parte del Monte degli Elci, ma che a un certo punto si sia staccato e sia precipitato a valle; la situazione si stabilizzò con la formazione di due blocchi, chiamati rispettivamente “Sasso Mosso” e “Sasso Fermo”.
Giorno tre:
Montenero Sabino immerso nel verde dei suggestivi boschi circostanti, ha un centro abitato che presenta una particolare conformazione a spina di pesce lungo un’unica strada che congiunge il Castello Orsini a monte e la Chiesa di San Cataldo Vescovo a valle. Lungo questa dorsale, si estende una doppia fila di case, intervallate da caratteristici vicoletti con delle aperture sulle mura di cinta che circondano tutto il paese, un tempo presumibilmente inesistenti. Questa speciale conformazione risale al Medioevo e al fenomeno tipico dell’incastellamento che si verificò in Italia dopo l’anno Mille, il quale permise alla popolazione di spostarsi all’interno delle mura del Castello per difendersi dagli attacchi dei nemici.
Belmonte è un borgo che funzionò nei secoli come rocca di difesa del feudo della Chiesa. Il borgo presenta caratteri medioevali e settecenteschi; il suo territorio conserva testimonianze preistoriche, resti di mura ciclopiche e di un monumentale ponte romano.
La fondazione di molti centri della Sabina è strettamente legata alla loro posizione strategica, costruiti per lo più a difesa e a controllo delle più importanti vie di comunicazione dell’impero romano. Poggio S. Lorenzo nasce infatti come castrum romanum. Sono ancora oggi visibili resti di mura del castrum in opus reticolatum; e poco distante dal centro abitato, in località Valle Gemma, le rovine delle terme cosiddette di Tito.
Torricella in Sabina affascinante borgo, con le sue strade strette e i suoi edifici antichi, cattura l’immaginazione di chiunque lo visiti. Non è certo se a dare il nome al paese sia una piccola torre eretta dai primi feudatari, oppure se la denominazione provenga da Turris Celiae, come si legge sul sigillo parrocchiale, per l’esistenza nel luogo di un’antica torre. Il suo centro storico è un perdersi nelle strade strette e tortuose, un’esperienza affascinante. Qui troverete piccole piazze, edifici storici e negozi artigianali.
Giorno quattro:
I borghi medioevali di Roccantica e Casperia due perle costruite con bianca pietra calcare si ergono alle pendici dei Monti Sabini. In pochi km tanta storia ed aneddoti arricchiscono questo piccolo angolo di paradiso di curiosità da scoprire. Roccantica, la cui caratteristica principale è quella di essere pensata come una lunghissima serie di scalinate per arrivare, in senso fisico e simbolico, fino alla più alta Rocca che si erge maestosamente sul paese antico. L’abitato di Casperia invece è uno dei pochi paesi in Europa il cui centro storico è totalmente e naturalmente inaccessibile alle automobili. Torrioni, camminamenti, rivellini, feritoie, casematte, percorsi obbligati sono i testimoni della storia e delle origini medievali di Casperia già Aspra Sabina.
LA QUOTA COMPRENDE: viaggio a/r con VAN 9 posti – sistemazione in B&B/Hotel o appartamenti in camere doppie con servizi privati – trattamento di pernottamento e prima colazione – assistenza di autista, accompagnatore e guida – passaggi traghetto – assicurazioni di viaggio RC agenzia. NON COMPRENDE: pasti – ingressi – quanto non menzionato alla voce ‘la quota comprende’.
NOTE: Supplemento singola € 90,00 – ASSICURAZIONE ANNULLAMENTO VIAGGIO € 20,00
Pre-ISCRIZIONI – E’ possibile una preiscrizione ai viaggi per i quali si è interessati. La preiscrizione non è impegnativa, può essere disdetta in qualsiasi momento. Quando sarà raggiunto il numero minimo di partecipanti Lira Viaggi vi contatterà per perfezionare l’iscrizione, chiedendo la riconferma della Vs. partecipazione e indicando i termini per il versamento dell’acconto e del saldo. Solo dopo la conferma di partecipazione l’iscrizione è perfezionata e diventa impegnativa.