PIEMONTE
Provincia di Verbania

Borghi e valli incantate tra il monte Rosa e il lago Maggiore
D come DOMODOSSOLA
VAL d’OSSOLA e VAL VIGEZZO

DOMODOSSOLA, Santa Maria Maggiore, Craveggia, Malesco, Macugnaga, Vogogna, Mergozzo
2 giorni
dal 14/05/2022 al 15/05/2022
€ 250,00
VAN 9 posti da UD/PN, Portogruaro, San Donà, TV/Mestre/PD

Borghi incantati tra monte Rosa e lago Maggiore
D come DOMODOSSOLA. Val d’Ossola e Val Vigezzo
DOMODOSSOLA, Santa Maria Maggiore, Craveggia, Malesco, Macugnaga, Vogogna, Mergozzo

PROGRAMMA
1°gg DOMODOSSOLA, Santa Maria Maggiore, Craveggia, Malesco
2°gg Macugnaga, Vogogna, Mergozzo

P.S. In programma verrà considerata la possibilità di salire al bordo del TRENO VIGEZZIONO DELLE CENTOVALLI tra Domodossola e Locarno (Svizzera)

QUOTA € 255,00 Supplemento singola € 30,00

COMPRENDE: viaggio a/r con multiVAN 9 posti, sistemazione in confortevole hotel/B&B/Locanda, cena e colazione,  assistenza di accompagnatore/tour leader Lira Viaggi, assicurazioni di viaggio RC agenzia. NON COMPRENDE: pranzi, ingressi, quanto non specificato.
ASSICURAZIONE ANNULLAMENTO VIAGGIO € 6,00 (condizioni cliccare QUI)

ISCRIZIONI ENTRO il 29 APRILE 2022

Preiscrizioni accettate
GREEN PASS OBBLIGATORIO

 

 

La Val d’Ossola è conosciuta per le tradizioni rurali e architettoniche che racchiude anche a distanza di secoli, rendendo unici e caratteristici i borghi storici così come i piccoli villaggi che sono collocati nella vallata.

Ben cinque sono i comuni che vantano la qualifica di “Bandiera Arancione del Touring Club Italiano”: si tratta di un marchio ambito a livello nazionale che riconosce il patrimonio storico, culturale e ambientale del territorio.

Si tratta di Mergozzo, Vogogna, Macugnaga, Santa Maria Maggiore e Malesco. Il Sacro Monte Calvario di Domodossola, luogo di interesse culturale e meditativo e il Parco nazionale della Val Grande – che si trova all’interno del geoparco Sesia Valgrande – sono entrambi riconosciuti patrimoni mondiali dall’Unesco.

Partendo alla scoperta di vicoli e piazzette medievali la prima tappa è il Borgo della cultura di Domodossola, gioiello architettonico e culturale. Gli elementi di profilo storico all’interno delle mura pentagonali che caratterizzavano il borgo, sono stati rinnovati diventando una meta ambita per i turisti.

Baceno, che ospita al centro della Valle Antigorio, la bellissima Chiesa di San Gaudenzio, è diventato un luogo di attrazione per molti visitatori. Imperdibile anche Craveggia, uno dei paesi più antichi della Valle Vigezzo: saltano subito all’occhio gli innumerevoli camini sui tetti in piode che appartengono agli edifici signorili pregevolmente affrescati, affiancati a case di origine popolare. Luogo in cui pitture e affreschi rendono uniche le vie contornate da scorci suggestivi. Si avrà anche la possibilità di esplorare il primo villaggio abitato da Walser, popolazione di origine germanica: Formazza, comune che confina con i cantoni svizzeri del Vallese e del Ticino.

Accoglie in sé meraviglie naturalistiche che possono essere apprezzate sia nel periodo estivo che in quello invernale: trekking, nordic walking ma anche sci alpino e di fondo, tanti sono gli sport che possono essere praticati di fronte a paesaggi montani. Spostandosi in Valle Anzasca, ai piedi della parete est del Monte Rosa, la più alta delle Alpi, si trova Macugnaga, comune che vanta una lunga storia alpinistica vista la posizione geografica.

Simbolo riconosciuto è la Chiesa Vecchia, edificio romanico risalente al 1300 affiancata da un tiglio secolare. Malesco è borgo vigezzino che presenta una storia antica ed è circondato dalla più grande riserva naturale d’Europa, il Parco Nazionale della Val Grande. Al centro del paesino sorge la Chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo, bellezza architettonica imperdibile, ma l’attrazione principale di Malesco è sicuramente l’Ecomuseo regionale della Pietra Ollare e degli Scalpellini, promotore culturale, tradizionale e ambientale del territorio.

A dare il benvenuto in Val d’Ossola c’è Mergozzo, affiancato dall’omonimo lago oggi separato dal Lago Maggiore ma che in origine era la sua parte più occidentale: le numerose e frequenti alluvioni del Toce nel corso dei secoli hanno formato il lembo di terra che ancora oggi divide i due laghi. Famoso l’antico Olmo che è diventato nel tempo simbolo riconosciuto del paese, secondo documenti storici la piazza era caratterizzata da questa pianta già a partire dal 1600.

Mergozzo è stato centro di antichi insediamenti e a riportare questa testimonianza è il Civico Museo Archeologico, un mostra che presenta tanto materiale archeologico del territorio e anche l’Ecomuseo del Granito dove si possono ammirare il marmo rosa di Candoglia e il granito bianco di Montorfano. Il borgo di Santa Maria Maggiore, capoluogo della Valle Vigezzo, conosciuta anche come Valle degli Spazzacamini, raggruppa in sé cultura alpina, gastronomia di qualità e tante attività outdoor per ogni stagione.

Santa Maria Maggiore offre anche tre imperdibili musei, tra i più conosciuti nell’Ossola: il Museo dello Spazzacamino con al suo interno un interessante allestimento multimediale affiancato da oggetti di lavoro, abiti e immagini che aiuteranno i visitatori a ripercorrere le vicende spesso dolorose degli spazzacamini. La Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini” situato nel centro storico del borgo, la valle ossolana è conosciuta anche come Valle dei Pittori proprio grazie alla tradizione pittorica e artistica che ha inizio con la fondazione di questa scuola nel 1878.

Il terzo è La Casa del Profumo Feminis-Farina che celebra la nascita dell’Acqua di Colonia ad opera di due emigranti originari di Santa Maria Maggiore. Per concludere questo viaggio tra vicoli di pietra e paesaggi mozzafiato citiamo Vogogna, borgo fortificato che riporta i turisti in ambientazioni del tutto medievali. Attrazioni principali da non perdere sono: il Palazzo Pretorio, che oggi ha la funzione di sede civica che al suo interno ospita il più importante simbolo artistico dell’antico borgo, il “Mascherone Celtico”, un misterioso viso in pietra ollare che ha assunto il ruolo di testimone dell’arte celtica in Piemonte. E poi il Castello Visconteo che nasce originariamente come presidio militare a difesa di tutta la Bassa Ossola.

 

 

I borghi più belli della Val d’Ossola

Borghi Val d'Ossola

La Val d’Ossola non è solo montagne, trekking ed escursioni, ma è anche regioni di antichi borghi che, con le caratteristiche casette in pietra, le strette viuzze e le piccole chiesette lo rendono un territorio unico tutto da scoprire, fatto anche di tradizioni e una cultura lunga secoli.

I borghi che andremo a vedere, seppur non sono molto grandi, sono uno più pittoresco dell’altro e caratterizzati da una vista unica sulle montagne circostanti, che li rendono delle vere oasi di pace.

Partiamo quindi alla scoperta dei borghi più belli della Val d’Ossola

Vogogna

Situato all’inizio della Valle, Vogogna è un borgo davvero particolare, che merita assolutamente una visita, soprattutto per il suo antico castello.

Il Castello Visconteo fu costruito nel 1300 su volere di Giovanni Visconti, che ritenne questo punto di accesso alla valle strategico e quindi da difendere. La rocca si trova in posizione sopraelevata rispetto al borgo e per raggiungerlo si percorrono piccole stradine di pietra. Molto suggestivo. Inoltre la sua posizione rende il borgo ancora più bello, perché il Castello domina incontrastato il panorama.

Oggi ospita un piccolo Museo multimediale (il costo di accesso è di 4,00 €) dove scoprire la storia delle Alpi che circondano questa valle. Ma la visita non finisce qui!

Oltre il Castello si apre la vista sulla Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, uno degli edifici religiosi più particolari e caratteristici della Val d’Ossola. Dentro è molto semplice, ma la sua scalinata d’accesso e la facciata, che timida sbuca tra gli alberi con il grande rosone centrale, lo rendono uno scorcio unico da immortalare. Se poi capitate qui in autunno durante il foliage oppure in primavera con gli alberi in fiore, il grande viale d’accesso si presta perfettamente per una foto ricordo

D’obbligo poi una passeggiata per il borgo: attraversate il suo pittoresco centro storico con i portici e raggiungete la piazzetta principale dominata dal Palazzo Pretorio, una volta sede del Vicario.

Che dire… ammetto di aver scoperto Vogogna solo di recente ed è stato un vero peccato, perché questo borgo della Val d’Ossola è un vero gioiellino. Sicuramente ci tornerò!

Mergozzo

Mergozzo

Affacciato sull’omonimo lago, Mergozzo è un piccolo borgo all’inizio della Val d’Ossola, non troppo lontano dal Lago Maggiore.

La vicinanza al lago con la sua caratteristica passeggiata, le casette di pietra arroccate e la grande chiesa con il suo chiostro, lo rendono uno dei più belli della Valle, ottimo d’inverno per l’atmosfera fiabesca, perfetto d’estate per godersi anche le spiaggette su questo lago, molto pulito.

La visita al borgo di Mergozzo si divide in due aree: la prima è appunto quella affacciata sul lago, dove si apre la pizza del paese con il suo olmo secolare, un piccolo porticciolo e una spiaggetta. Qui ci affacciano bar, ristoranti e una birreria, dove è un must fermarmi a mangiare un bel tagliere di formaggi e salumi della Val d’Ossola con un’ottima birra.

Nelle giornate primaverili è bellissimo passeggiare vicino al lago: un marciapiede vi conduce fino all’edificio che ospita il comune (lo riconoscerete per il gradoni dove poter prendere il sole), ma potrete anche proseguire oltre fino alla spiaggetta (libera) del Lago di Mergozzo, dove potersi fermare a fare un bagno.

L’altra parte della visita vi porta invece nel cuore del borgo, caratterizzato da strette viuzze e un susseguirsi di vecchie case in pietra. Tra un sali e scendi si scopre tutta la bellezza del borgo ed è impossibile non perdere ore tra uno scatto e l’altro.

Una chicca: dalla parte alta del paese di aprono dei trekking che vi portano ad inoltrarvi nella natura lussureggiante del posto, a picco sul lago. Da qui si aprono scorci meravigliosi su Mergozzo oltre che se proseguirete per il Belvedere, vedrete il Toce che si getta nel Lago Maggiore, creando un incredibile contrasto di colori tra l’azzurro ghiaccio del fiume, al blu scuro del Lago.

Domodossola

Domodossola

Più che un piccolo borgo, Domodossola è il vero fulcro della vita della valle, nonché la reale cittadina per eccellenza della Val d’Ossola.

Nonostante ciò, il suo centro storico è uno tra i più belli della Val d’Ossola, nonché uno dei più visitati, soprattutto per la presenza del Sacro Monte Calvario, patrimonio UNESCO, a cui si arriva attraverso una suggestiva Via Crucis formata da 15 cappellette che seguono il calvario di Gesù. Un cammino interessante e non troppo impegnativo, che attira anche i meno religiosi.

A proposito di questo borgo della Val d’Ossola, racchiuso in un’antica cinta muraria, non perdetevi la sua piazza principale, ossia Piazza del Mercato, famosa per i suoi portici e gli antichi palazzi. Qui affacciano varie attività commerciali e ci sono tanti bar, pasticcerie e ristoranti dove fermarsi per sgranocchiare qualcosa e godersi l’atmosfera. Alcuni degli edifici ospitano dei musei.

Il mio consiglio è poi di girovagare per il borgo, fermandovi a guardare un palazzo qua, una piazza o una chiesetta là, tutti simboli di una cittadina da una storia molto antica.

Santa Maria Maggiore

Il borgo si Santa Maria Maggiore è sicuramente il più famoso della Val d’Ossola, non solo per la sua bellezza, ma anche per le tante attività e manifestazioni che si organizzano qui durante l’anno.

Tra le più famose, questo borgo ospita i tipici mercatini di Natale che attirano turisti da ogni dove, ma l’evento più famoso è il Raduno Internazionale dello Spazzacamino, che si caratterizza per una sfilata per le vie di Santa Maria Maggiore in abiti tipici e con le facce sporche di fuliggine. Questo avviene il primo weekend di settembre.

Oltre a sagre ed eventi, il borgo è davvero suggestivo e molto bello. Tetti di pietra, case antiche e colorate, balconi in legno pieni di fiori, negozi che vendono prodotti tipici, bar e ristoranti caratterizzano il suo centro. Ci sono anche due musei, il Museo dello Spazzacamino e una pinacoteca, non a caso la Val Vigezzo è anche chiamata la Valle dei Pittori.

Macugnaga

A piedi della parete est del Monte Rosa sorge Macugnaga, uno dei più caratteristici borghi della Val d’Ossola grazie al suo piccolo centro punteggiato di baite in stile Walser.

Questo borgo, un po’ come tutta la valle (Val Anzasca), è molto caratteristico e diverso dagli altri perché il primo insediamento fu della popolazione Walser, le cui tracce si possono vedere anche nell’altro versante del Monte Rosa: Alagna.

I loro usi e tradizioni erano molto diversi rispetto alle popolazioni che abitavano la Val d’Ossola. Per questo Macugnaga e le sue frazioni sembrano molto diverse dagli altri borghi. Se siete interessanti a saperne di più, c’è un Museo Walser a Borca dove scoprire tutta la storia di questa popolazione e di come si insediò in questa valle.

Quello che c’è da sapere durante la visita a questo borgo è che Macugnaga si forma di diverse frazioni. Quindi, segnatele tutte e non perdetene neanche una! I loro nomi sono: Stabioli, Pestarena, Fornarelli, Isella, Motta, Quarazza, Borca, Staffa e Pecetto.

La cosa più bella è che molte delle frazioni che vi ho indicato si trovano proprio lungo la strada e solo passando con la vostra auto per raggiungere i villaggi più lontani, avrete modo di vedere le caratteristiche casette di pietra e di legno scuro, con le tipiche persiane colorate di rosso e nella bella stagione i balconi punteggiati di fiori colorati.

Macugnaga bassa: Stabioli, Pastarena e Fornarelli

La prima frazione che incontrerete risalendo la valle è Stabioli, un borghetto di poche e piccolissime vie davvero molto caratteristico. D’obbligo fermarsi a fare una foto.

Risalendo in auto attraverserete Pastarena che ricorda più un paesino di montagna piuttosto che un borgo. Le abitazioni principali si trovano sul bordo della strada e di nascosto c’è solo qualche piccola chiesetta che richiede pochi minuti per visitarla. Personalmente posso anche consigliarvi di andare oltre se avete poco tempo.

Subito dopo c’è Fornarelli, molto simile a Pastarena, ma famosa per la Miniera della Guia e un Museo ad essa dedicato. Questa Miniera è uno dei luoghi più particolari e caratteristici dell’intera Val d’Ossola, ma se non siete intenzionati a visitarlo, vi consiglio di proseguire oltre.

 

 

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